martedì 9 giugno 2020

STEP #25 "Immaginare" la sintesi finale

Eccoci arrivati alla conclusione del percorso di questo blog, facciamo dunque un riassunto:
l’intento era approfondire il verbo immaginare ed il primo passo è stato definire il verbo e trovarne la presenza nelle altre lingue. In seguito per completare la definizione ho postato un'immagine che rappresentasse questo verbo ma ovviamente non si può rappresentare un concetto così ampio con una sola immagine, ho quindi aggiunto 4 ulteriori possibili rappresentazioni in Dixit.
Analizzando il verbo in maniera più approfondita si possono trovare collegamenti con varie discipline come in letteratura, in poesia, in algebra, in psicologia e nell'arte. Un ulteriore collegamento con le materie umanistiche è da ricercare nel mito, racconto di fantasia per eccellenza che si è trasformato nel genere fantasy contemporaneo; il mito però non rientra solo nelle discipline umanistiche ma anche in quelle scientifiche, infatti gli antichi greci hanno immaginato diverse innovazioni tecnologiche e le hanno raccontate proprio nei miti. Seguendo il loro esempio è dunque facile creare una storia in cui raccontare, per esempio, una nascita alternativa di "Immaginare".
Prendendo in esame epoche successive agli antichi greci che ho appena citato, si ritrova l’immaginazione protagonista di tutta una serie di secoli come il '400, il '700, l'800, il '900 ed il XXI secolo. Per quanto riguarda il periodo moderno il discorso è strutturato su diversi punti: in primo luogo è d’obbligo concentrarsi sulle numerose innovazioni come film, serie TV e pubblicità che sono entrate a far parte della vita di tutti i giorni; in secondo luogo è importante concentrarsi sulle numerose innovazioni tecnologiche che hanno fornito nuovi materiali e nuove invenzioni con i relativi brevetti. Inoltre un discorso in primo piano nell'ultimo periodo è sicuramente la pandemia mondiale in atto: siamo stati costretti in casa e ci siamo dovuti reinventare con grande fantasia la quotidianità, abbiamo dovuto trovare nuovi passatempi e ci siamo interrogati sul futuro, spingendoci anche a fantasticare su nuove possibili invenzioni e sulle loro pubblicità.
In ultima analisi del verbo si possono considerare i grandi personaggi della storia che l’immaginazione ha reso importanti ed i grandi movimenti che sull'immaginazione si sono fondati.
Per concludere il discorso 2 riferimenti più schematici e concettuali: ABC, mappa

sabato 6 giugno 2020

STEP #24 "Immaginare" una mappa concettuale

Di seguito un esempio di mappa concettuale sull'azione dell'immaginare:


"Immaginare" il post-pandemia

Il 24 maggio esce un articolo su "L'espresso" che racconta come l'arte e la scienza siano in grado di immaginare e anticipare il futuro.
Il giornalista descrive la sua esperienza alla mostra "Designs for different futures" e racconta delle varie opere d'arte che immaginano realtà future che non sembrano più così lontane e paranormali dopo la pandemia che stiamo vivendo.
Gli artisti hanno creato diverse opere sorprendenti come: elettrodomestici all'avanguardia che riescono a leggere nel pensiero, stampanti 3D che realizzano organi con fibre biologiche, esoscheletri robotici che supportano il movimento, realtà interamente connesse ad internet dove essere offline è illegale e tanti altri oggetti che fanno riflettere.
Il giornalista a seguito della sua riflessione chiude l'articolo dicendo immaginare il futuro; ma anche che l'arte è in realtà più libera della scienza nell'interpretare il passato e il presente e nel nutrire dunque il nostro desiderio di speranza nel futuro.
che tanto l'arte quanto la scienza sono in grado di

domenica 31 maggio 2020

venerdì 29 maggio 2020

STEP #22 "Immaginare" un'invenzione

La fantascienza ha immaginato tantissime invenzioni e innovazioni facendo uso solamente della fantasia e la scienza, negli ultimi decenni, è riuscita a realizzare una parte di fantascienza rendendo reali alcuni progetti.
Una tecnologia su cui si sta lavorando al momento ma che non si è ancora riusciti a realizzare ed utilizzare come nei film fantascientifici è l'olografia.
Essendo un campo ancora non finito, ogni tipo di immaginazione relativa è più che lecita: possiamo dunque pensare ad una macchina che sia in grado di collegare la nostra immaginazione con il mondo esterno rendendola "reale" e rappresentandola con un ologramma.
Questa macchina dovrebbe essere in grado di "leggere nella nostra mente", ovvero dovrebbe saper interpretare gli impulsi elettrici della parte del cervello che riguarda il pensiero creativo e trasformarli in immagini tridimensionali (sotto forma di ologrammi) così come sono state immaginate. 
Inutile dire che sarebbe una vera svolta in ogni campo e sarebbe molto utile per esempio nella progettazione di infrastrutture o nella creazione di ogni sorta di oggetti.

STEP #21 Brevettare "l'immaginazione"

Ad oggi è confermato che l'allenamento mentale (immaginare di fare un determinato movimento o una serie di movimenti) stimoli il cervello in modo quasi analogo all'allenamento fisico vero e proprio. 
Questa pratica viene dunque utilizzata per potenziare gli effetti della riabilitazione fisica e può essere davvero efficacie se l'allenamento immaginario viene fatto con costanza.
Di seguito il brevetto per il metodo della riabilitazione con la tecnica dell'immaginazione motoria (motor imagery): Method for producing rehabilitation exerciser controlling order using imagination movement brain wave

Un altro brevetto interessante e molto attuale si focalizza sulla grafica 3D: è una pratica ormai molto comune e largamente utilizzata per progettare spazi aperti o chiusi. I programmi per simulare l'arredamento delle case o la progettazioni di parchi e giardini utilizzano questa tecnologia: Three dimensional graphics systems

lunedì 25 maggio 2020

STEP #20 "Immaginare" un materiale

Al giorno d'oggi la tecnologia ha fatto passi da gigante su ogni fronte ed è arrivata ad offrire all'uomo la possibilità di creare tutto quello che riesca ad immaginare quotidianamente: la stampante 3D.
Il materiale di cui voglio parlare è dunque il PLA (acido polilattico). Questo materiale speciale è ottenuto dall'acido lattico ed è il materiale più utilizzato per la stampa 3D ma non l'unico.
Come funziona? Ecco una spiegazione veloce:
La stampante è collegata ad un computer su cui l'utente programma le azioni che la stampante dovrà compiere per creare il modello che l'utente desidera e, una volta caricato il programma, l'utente manda in stampa e nel giro di qualche ora (il tempo varia in base alle dimensioni dell'oggetto e alle caratteristiche della stampante) ottiene il suo prodotto.
Oggi è una pratica consolidata ed utilizzata in diversi settori come quello automobilistico o quello medico: è possibile infatti realizzare parti molto piccole di precisione e molto resistenti grazie ai diversi materiali utilizzabili.

Altri esempi di materiali relativi all'immaginazione sono certamente il pongo o la creta e più in generale tutti quei materiali che permettono all'essere umano di creare gli oggetti che pensa ed inventa.