lunedì 25 maggio 2020

STEP #18 "Immaginare" un fatto di cronaca

Il 28 Maggio del 1968 esce sul settimanale Nouvel Observateur una conversazione tra Jean-Paul Sartre e Daniel Cohn-Bendit incentrata sull'immaginazione:
“Quello che è interessante nella vostra azione è che mettete l’immaginazione al potere. Avete come tutti un’immaginazione limitata, ma avete molte più idee dei vostri predecessori. Noi, invece, siamo stati fatti in modo da avere un’idea precisa di ciò che è possibile e di ciò che non lo è. Un professore dirà: ‘Cancellare gli esami? Impossibile. Li possiamo modificare ma non cancellare!’. Questo perché ha passato metà della sua vita a sostenere esami. La classe operaia ha spesso immaginato nuovi mezzi di lotta, ma sempre in funzione della situazione precisa in cui si trovava. Nel 1936 ha inventato l’occupazione delle fabbriche perché era l’unica arma che aveva per consolidare e sfruttare una vittoria elettorale. Voi avete un’immaginazione molto più ricca, e le parole sui muri della Sorbona lo dimostrano. Da voi è arrivato qualcosa che stupisce, scuote le coscienze, rinnega tutto quello che ha reso la nostra società ciò che è oggi. È quello che chiamerei l’estensione del campo del possibile. Non rinunciateci”.
Questo dialogo è articolato su una delle parole chiave di quegli anni di movimenti e rivoluzioni che scossero i cittadini e i governi su scala nazionale. A distanza di 40 anni un articolo vuole ricordare l'avvenimento e i grandi cambiamenti a cui ciò ha portato: Maggio ‘68: il vento della contestazione

Nessun commento:

Posta un commento